Chantal Michel è nata a Berna nel 1968, città dove vive e lavora. L’artista opera sull’area dell’azione, della performance, dell’installazione video, della fotografia, in cui è soggetto protagonista. Dal 1989 al 1993 frequenta la classe di ceramica presso il SfGBern, dal 1994 al 1998 compie i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Karlsruhe con il Prof. Harald Klingelhöller. Dichiara un suo interesse particolare per il lavoro di Bruce Naumann. La sua attitudine feticista si esprime nei confronti degli oggetti di arredo domestico, con cui dialoga, interagisce, si mimetizza, ma raggiunge gli estremi del culto nella collezione di parrucche, dalle molteplici acconciature, e di abiti da sera e da cerimonia, in seta, broccato, organza, lavorati a lustrini, ricami, arabeschi o da giorno con vistosi fiorami da spiaggia o ancora foggia anni Cinquanta/Sessanta. L’artista è interessata anche alla fissità ipnotico-mimetica dell’immagine fotografica, in rapporto allo scorrimento della banda video, talvolta accelerato in sequenze che velocizzano i movimenti del suo corpo al limite del parossismo e dell’effetto comico/drammatico. In ogni suo lavoro Chantal Michel mette in scena un gioco dell’assurdo, del travestimento, della regressione infantile, dell’abbandono romantico, della simulazione. Mentre ritrae un panorama di luoghi comuni e condizionamenti sociali, dove l’oggetto e il soggetto umano, femminile in particolare, vengono trattati alla stessa stregua, rivela la miriade di sfaccettature della propria personalità e la messa sotto i riflettori di aspetti rimossi o comunque dissimulati. Dal 1994 al 2001, anno in cui è stata invitata alla 49esima Biennale di Venezia, ha ricevuto premi e borse di studio da Fondazioni, Istituti Culturali di Banche, Festival Internazionali di video (Locarno e Ginevra).