Un polo strategico per l’industria mineraria e metallurgica lontano da tutto e da tutti, nella vastità siberiana. Sorta nel periodo di consolidamento dell’utopia totalitaria sovietica, Norilsk venne costruita nel corso degli anni Trenta e Quaranta dai prigionieri del suo Gulag in condizioni disumane di freddo estremo e fame. Divenuta principale centro della compagnia Norilsk Nickel, leader mondiale nella produzione di nickel e palladio, la città russa è oggi uno dei dieci contesti urbani più inquinati al mondo. Aria malsana, cielo grigio, clima che paralizza. Per nove mesi all’anno, strade e palazzi sono inghiottiti da una bolla di gelo. Le temperature possono precipitare verso i 50 sotto zero e per settimane la città è catturata dalla notte polare, con il sole che non raggiunge mai l’orizzonte. Tutto quello che è quotidianità, qui, diventa arduo, difficilissimo.
La vita degli abitanti di Norilsk – la loro lotta giornaliera – è protagonista di Days of Night – Nights of Day, la prima personale in Italia della fotografa documentarista Elena Chernyshova, nata a Mosca nel 1981. Il suo reportage è animato dal desiderio di indagare la capacità di adattamento dell’uomo in condizioni di isolamento, equilibri ecologici compromessi e clima estremo, e sarà in mostra alla galleria c|e contemporary di Milano, con opening giovedì 11 aprile, fino al 5 ottobre.