fino a fine gennaio 2024

FEDERICA MARANGONI

LA LUCE DELLA MENTE

opening 15 novembre 2023 ore 18:00

Cortile d'Onore di Palazzo Reale

c|e contemporary è lieta di annunciare l’inaugurazione dell’opera “La Luce della Mente – un’insegna urbana” di Federica Marangoni il 15 novembre 2023 alle ore 18.00 nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale a Milano.

La grande installazione di luce, prodotta da Palazzo Reale e promossa da Comune di Milano – Cultura, quale opera site-specific lancia messaggi per l’umanità, nella forma di parole in neon blu che fuoriescono dalle pagine arrugginite di un grande libro semiaperto. Federica Marangoni presenta così al pubblico il gigantesco libro in ferro corten, cracked neon blu sempre in movimento e rottami blu di vetro di Murano che configura un’ evoluzione in larga scala del ciclo di lavori realizzati dall’artista sul tema del libro, del linguaggio e della memoria.Questo oggetto che da sempre traduce, racchiude e diffonde il pensiero si presenta semiaperto e inserito in una gabbia da cui escono parole in neon, segni di una nuova energia vitale che si libera verso l’alto dalla costrizione della gabbia.

Il grande volume emerge da un cumolo luminoso di rottami di vetro blu, che sembra dar vita alla luce delle parole.
L’opera racchiude temi importanti della nostra vita, quali la lettura e la comunicazione. Il messaggio di parole legate al dramma dell’umanità, tema ricorrente del lavoro di Federica Marangoni, è qui espresso quasi come una pubblicità urbana palpitante, dove la presenza del monumentale libro e delle sue pagine aperte riflette l’anima della nostra esistenza. Memoria e testimonianza dell’apprendimento, simbolo stesso della mente umana, questo libro arrugginito dal tempo sembra faccia uscire dalle sue antiche pagine parole che illuminano la mente e attraggono l’occhio di chi passa e si sofferma ad afferrarne il significato. Un’installazione di luce, che richiama il passante con la sua forma familiare di insegna urbana.

Sarà possibile vedere gratuitamente l’installazione dal lunedì alla domenica dalle ore 8.00 alle ore 19.30, il giovedì dalle ore 8.00 alle ore 22.00.

Fin dagli anni Settanta, Marangoni è pioniera nell’uso sperimentale di materiali quali il vetro, il neon, le plastiche e i media tecnologici. “Uso l’arte per ravvisare il mondo attraverso i simboli, il mio non è un linguaggio statico, le mie opere non hanno necessariamente una durata nel tempo”, dichiara l’artista. L’opera racchiude temi importanti della nostra vita, quali la lettura e la comunicazione.
Federica Marangoni, artista e designer veneziana, lavorando a livello internazionale, per tutta la sua carriera ha sperimentato diversi materiali e media tecnologici. Seguendo una precisa scelta professionale e culturale, che l’ha portata a spaziare in un modo molto eclettico ed interdisciplinare verso tutti i settori della comunicazione, accanto al suo percorso artistico di scultore, cresce la sua attività di designer. Nel 1970, stabilisce a Venezia il proprio studio, Fedra Studio Design, cominciando a usare il vetro, lavorando con frequenza costante in molte fornaci muranesi. Progetta oggetti di design per la produzione, così come sculture in vetro e grandi installazioni, in cui i media tecnologici, come il video e la luce al neon, combinati con la trasparenza e fragilità del vetro rendono la sua opera unica nel panorama dell’arte contemporanea. Dalla metà degli anni Settanta a oggi, l’uso della tecnologia elettronica sarà uno dei suoi principali mezzi di espressione.
Dal 1976 al 1989, è professore aggiunto nel Dipartimento di Arte e Educazione Artistica presso la New York University. Sempre presso la NYU, tiene seminari e corsi estivi a Venezia con un workshop sul vetro. Tiene anche lezioni e corsi in molte università negli Stati Uniti e in centri culturali.
“Federica Marangoni, che ha già realizzato opere pubbliche per la Spagna, a Siviglia, Tenerife e Barcellona, e installato l’opera The Tree of Life a New York, continua a diffondere messaggi artistici nelle piazze e nelle strade a difesa dei valori dell’etica e dell’estetica, della vitalità di un progetto per un mondo vivibile”